mercoledì 2 settembre 2009

La Nuova Fiorentina ed il 4-2-3-1


In questo post faccio ciò che più prediligo, cioè parlare di calcio vero: di schemi, di tattiche, di moduli e di quant'altro sia inerente al football giocato e non parlato. Ovviamente prendo in considerazione ed in esame la nostra Fiorentina ed il modulo che Prandelli ha scelto per questa stagione: il 4-2-3-1, già utilizzato, magari con metodiche opzionali diverse,dal tecnico di Orzinuovi sia a Verona che a Parma e con brillanti risultati.

Comincio col dire che il 4-2-3-1 è un modulo sofisticato ed un po' più complesso di altri, perchè inizialmente parte dalla scelta di disporre la squadra su più linee, nello specifico quattro anziché le solite tre, con l'obiettivo di avere maggiore elasticità ed equilibrio in tutte le fasi di gioco. Chi conosce bene Cesare Prandelli, non si stupisce di tale scelta e preferenza in quanto il tecnico Viola è sempre partito dal principio che, in fase di costruzione di gioco, superata la metà campo avversaria, al terzo passaggio si diventa prevedibili. Unico modo di continuare a mantenere una certa imprevedibilità, è quello di mettere quanti più uomini è possibile tra le linee avversarie di difesa e centrocampo. Questo modulo, nella fase di non possesso palla aiuta la copertura trasformandosi agevolmente in un 4-5-1, ma anche in un 4-4-1-1 o in un 4-3-2-1 a seconda della pressione esercitata dagli avversari. Nel caso specifico della Fiorentina, questa fase "a scalare" viene esercitata prevalentemente dagli esterni alti (Vargas, Marchionni, Santana, Savio...) ed in forma ridotta dal trequartista centrale (Mutu, Jovetic...) che invece tende a stare molto più vicino alla punta centrale. Nella fase di possesso invece, sia che si tratti di gestire o di rallentare il gioco, diventa il classico 4-4-2. In quel caso, a turno, il trequartista centrale ed il centravanti, accorciano maggiormente le distanze dai propri centrocampisti in modo da ricever palla spalle alla porta, far salire la squadra, restituirla ad un uomo smarcato e poi ripuntare l'area avversaria (in questo senso, Gilardino rappresenta quasi la perfezione...).

Il massimo splendore e la maggiore efficacia del 4-2-3-1 si ha chiaramente nello sviluppo della manovra offensiva. Sono almeno quattro i giocatori che cercano la profondità. Se poi ci aggiungiamo anche le sovrapposizioni degli esterni bassi saliamo a sei. Al terminale d'attacco (in questo caso sempre il nostro Gilardino) è richiesta la capacità di fare reparto da solo, di avere forza, abilità nel gioco aereo, tecnica per difendere il pallone, velocità nei movimenti, destrezza nel gioco di sponda, tutte doti che il centravanti biellese possiede e ad altissimi livelli, mantenendo oltretutto una grande capacità realizzativa nonostante il dispendio di energie che questo modulo prevede per lui. Ai tre trequartisti che rappresentano la seconda linea d'attacco, viene chiesto un movimento continuo alla ricerca degli spazi liberi, di farsi trovare smarcati, ma anche di allargare la difesa avversaria sfruttando tutta l'ampiezza del campo e favorendo soprattutto i cambi di gioco sulle due fasce. Nella nostra Fiorentina questo tipo di movimento è palese in Jovetic e Marchionni che vanno ad aggredire tutti gli spazi liberi possibili svariando, nel caso di Jovetic, dal centro sulle due fasce e, nel caso di Marchionni, dalla fascia destra alla zona centrale aggredendo a volte anche la fascia opposta. Più statico e quasi perennemente bloccato a sinistra Vargas, probabilmente, oltre che per le proprie caratteristiche di gioco, anche per la scarsissima capacità di utilizzo del piede destro. A questi movimenti si aggiungono, per aumentare l'imprevedibilità del gioco ed allargare le difese avversarie, le sovrapposizioni dei due esterni bassi che possono svilupparsi sia con scambi rapidi, che con situazioni determinate dalla corsa. Questo è probabilmente uno dei punti su cui Prandelli ha più problemi da risolvere. E' stata evidente infatti sin dalle prime partite, la difficoltà di Comotto nel trovare le giuste distanze da e con Marchionni, essendo il buon Gianluca un esterno prevalentemente di contenimento che incontra notevoli difficoltà a svolgere le due fasi. Con l'arrivo di De Silvestri la cosa dovrebbe migliorare e non poco avendo, l'ex esterno laziale, una facilità di corsa straordinaria. Non è andata meglio sinora a Pasqual dall'altra parte, ma per il problema inverso, essendo l'esterno Viola molto bravo in fase offensiva e meno in quella difensiva. Non avendo neanche lui ad oggi trovato le giuste distanze da e con Vargas, questo ha comportato ad oggi uno squilibrio di manovra che non ha agevolato nè la sua fase difensiva, nè quella offensiva.

Tornando ai tre della seconda linea offensiva, devono eccellere in rapidità di esecuzione (passaggi, tiri, cross), corsa, abilità nel dribbling ed anche in capacità di copertura, soprattutto quando c'è da ripiegare in fase difensiva allorchè a salire è l'esterno basso. In questo senso, nella Fiorentina, il lavoro viene svolto ottimamente da Marchionni, discretamente bene da Santana e sufficientemente da Vargas che comunque può e deve migliorare ancora molto. In modo inferiore da Mutu e Jovetic, ma questo apparentemente per una scelta precisa di Prandelli. Non è finita: il presidio degli esterni, alti e/o bassi, a chiusura degli spazi in mezzo al campo è decisivo, altrimenti i due mediani sono condannati all'inferiorità numerica in mezzo al campo. In tal senso, nella difesa a quattro della Fiorentina i due esterni bassi sono schierati uno/due metri più avanti rispetto ai due centrali e non in linea con gli stessi.

La funzione strategica dei due centrocampisti è prevalentemente di protezione della difesa, dando i tempi a tutti del ripiegamento e dell'azione ritardatrice. Forza e prestanza fisica devono essere accompagnate dalla visione di gioco e dall'abilità nel richiamare all'attenzione ed alla partecipazione i compagni di squadra. In merito a questo, risulta ad oggi evidente di come più a loro agio in coppia si siano ritrovati Zanetti e Donadel rispetto a Montolivo, ancora troppo portato a vezzeggiare il pallone rispetto a loro. Ma Riccardo può diventare davvero un centrocampista completo e formare, con Zanetti, una coppia centrale perfetta per lo sviluppo di questo modulo. E poi la Fiorentina di oggi non può prescindere da lui.

La difesa a quattro è sostanzialmente bloccata soprattutto nei due centrali che non partecipano allo sviluppo della manovra e non superano mai la propria metà campo se non su palle inattive, mentre sulle sovrapposizioni scendono gli esterni alti a ricomporre la linea. I difensori devono restringere il campo agli avversari, togliere luce ai possessori di palla, concentrando al minimo i loro movimenti in modo da favorire l'esaurimento dell'azione avversaria. Devono essere in grado di far ripartire l'azione possibilmente senza lanciare il pallone lungo in avanti. In questo senso, nella nostra Fiorentina, tutti i centrali hanno queste caratteristiche: da Gamberini a Dainelli, a Kroldrup, a Natali. Ed è prassi ormai consolidata che Frey cerchi di far ripartire l'azione da loro i quali, se non fortemente pressati dagli avversari, preferiscono appoggiare corto ai due centrocampisti centrali o agli esterni bassi che poi si occupano di sviluppare l'azione offensiva. I due esterni devono essere veloci e saper fare le due fasi, difensiva ed offensiva. Ai centrali si chiede concentrazione, vigoria, abilità nel gioco di testa e nella marcatura, senso della posizione, gioco d'anticipo, scioltezza nei disimpegni e nell'appoggiare la palla...

Concludo col dire che, secondo me, questo modulo piace a Prandelli perchè permette di ovviare anche all'allungamento ed alla spaccatura della squadra mantenendo sei uomini nella fase difensiva e ha come costante quella di sviluppare una manovra senza ricorrere a lanci lunghi, ma con passaggi corti e veloci, dove diventa decisivo il movimento senza palla e dove soprattutto è possibile coinvolgere tutti i giocatori ad eccezione dei due difensori centrali e del portiere.

La Fiorentina ha un grandissimo allenatore ed il 4-2-3-1 è un modulo davvero divertente se espresso e sviluppato bene. Forza Fiorentina! Yes, you can...

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