domenica 18 ottobre 2009

E la Fiorentina si risvegliò grande...

Si respirava un'aria di grande euforia a Firenze in vista del big-match contro la Juve. Troppa certezza che stavolta sarebbe andata bene. I giocatori Viola hanno caricato l'ambiente in settimana, promettendo battaglia agli odiati bianconeri: da Frey a Mutu, a Gobbi. Tutti convinti che la Fiorentina potesse farcela. A stemperare gli entusiasmi ci ha giustamente pensato Prandelli che, nella consueta conferenza stampa della vigilia, ha sottolineato come l'undici di Ferrara fosse di gran lunga più attrezzato del suo per concorrere per il primato e come complicato fosse preparare una partita di tale importanza in assenza dei giocatori più rappresentativi, impegnati con le rispettive Nazionali. Ha promesso battaglia anche lui però: Cesare Prandelli ha dichiarato a chiare lettere di voler provare a vincere!

Si parte per Torino con pochi dubbi sulla formazione. Quello più grande riguarda Vargas, rientrato dal Perù la sera di venerdì: alla fine giocherà. Per il resto Jovetic preferito a Mutu e Gobbi a Pasqual. Si comincia! La Juve parte a spron battuto, ma la Viola la fredda al primo contropiede, magistralmente orchestrato da Jovetic e brillantemente finalizzato da Vargas. 0-1, Fiorentina in vantaggio!

La squadra di Ferrara ha una reazione rabbiosa: i bianconeri, pur con un'organizzazione di gioco non eccelsa, sbucano da tutte le parti e mettono alle corde i giocatori gigliati. Sprecano due volte la possibilità di pareggiare e poi alla fine sfondano con Amauri, complice una dormita generale, l'unica della gara, della coppia centrale difensiva formata da Gamberini e Dainelli. A quel punto, tanti tifosi Viola hanno rivisto i fantasmi di Roma ed hanno avuto il timore di esser seppelliti di reti.

Invece da quel momento è cominciata un'altra partita... La Viola ha preso campo e guadagnato metri. Ha avanzato il proprio baricentro alzando il pressing, ma l'ha fatto in modo intelligente rifiutando lo scontro centrale, là dove i bianconeri prevalevano grazie alla maggiore fisicità dei loro mediani, e verticalizzando repentinamente il gioco sulle fasce. La Juventus ha accusato il colpo, ma si è soprattutto trovata di fronte una squadra, quella gigliata, che ha dimostrato di avere nella testa e nelle gambe geometrie migliori. Zanetti era sempre al posto giusto e Montolivo lo spalleggiava alla grande. Sulle fasce, Vargas correva più veloce di qualunque TAV e creava il panico ai difensori di Ferrara, mentre Santana, subentrato quasi subito all'infortunato Marchionni, cominciava a pungere ed a rendersi insidioso dopo un inizio timoroso. Nelle retrovie, Comotto e Gobbi avevano preso le misure a Grosso e Grygera, mentre Gamberini e Dainelli non concedevano più nemmeno le briciole nè ad Amauri e Iaquinta, nè a Diego e Sissoko che tentavano di inserirsi in zona rete. In più la Fiorentina aveva Jovetic, che infilandosi tra le linee bianconere generava parecchio scompiglio, e Gilardino che si caricava come suo solito sulle spalle tutto il peso dell'attacco gigliato.

A tutto questo aggiungiamo la nuova mentalità che contraddistingue la Fiorentina di oggi da quelle del passato: cioè quella di andare ad aggredire l'avversario nella propria metà campo, per ridurgli lo spazio di giocata e per tenerlo lontano dalla propria zona pericolo. La squadra di Prandelli adesso riesce in questo, accorciando velocemente gli spazi e mantenendo sempre un ordine tale da non consentire all'avversario di imbastire agevolmente la propria manovra di ripartenza. Ed il gruppo Viola è così omogeneo nello stare in campo, che non rischia nulla nemmeno partendo, in fase di possesso palla, anche con 6/7 giocatori. Uno spettacolo per una squadra dalla caratura tecnica comunque limitata rispetto alle grandissime!

La Juve traballa, Rizzoli annulla un goal a Vargas per un presunto fallo di Dainelli su Chiellini, apparso a molti per lo meno dubbio e si arriva alla fine della prima frazione di gioco. Si riparte e ci si aspetta un'altro inizio veemente da parte dei bianconeri. Invece è la Fiorentina che prende in mano il pallino del gioco e lo mantiene praticamente per tutto il secondo tempo, costringendo la Juventus ad arretrare. L'undici di Ferrara perde equilibrio e convinzione, ma quando si avvicina a ridosso dell'area di rigore Viola, mette sempre paura, anche se il suo approccio è sempre disordinato. La squadra di Prandelli, da par suo sfiora la rete con Jovetic, con Mutu, subentrato proprio al posto del Serbo, con Gilardino e nel finale con Dainelli. Della Juve ricordiamo solo un tiro insidioso di Sissoko respinto con i piedi da Frey. Finisce 1-1 con la squadra bianconera sommersa dai fischi dei propri tifosi al termine della gara, mentre i supporters Viola inneggiano festanti ai propri beniamini!

Che sarebbe andata così, con la Fiorentina che detta legge, da un punto di vista del gioco, all'Olimpico di Torino, credo che nessuno osasse pensarlo. Che Cristiano Zanetti (Mister 2 Milioni Scarsi), scarto bianconero di quest'estate, stravincesse il duello a distanza (nemmeno tanta...) con Felipe Melo (Mister 25 Milioni), pezzo pregiato dell'ultimo mercato juventino, è stata forse una delle più grandi soddisfazioni della serata. Che Vargas disputasse una partita di tale intensità dopo 20 ore complessive di volo, 2 partite disputate in 5 giorni e 6/7 ore di fusorario sul groppone, era quasi inimmaginabile. Resta la squadra, il gruppo, l'anima... Resta il fatto che si è superato, forse, il limite più grande per sentirsi una vera BIG: quello di aggredire l'avversario e di prendere possesso della sua metà campo. Molti attribuivano la mancanza di ciò, negli anni passati, all'assenza di un fortissimo difensore centrale che tenesse alta la squadra: i centrali sono sempre quelli... in mezzo al campo c'è però Zanetti, uno il cui calcio nasce ed è cementato nel cervello. Attorno a lui è maturato un gruppo di giocatori solido e sempre più convinto. E lui a loro mette a disposizione la sua esperienza ed il suo grande senso tattico. Signori, se si continua così, vuol dire davvero che la Fiorentina si è risvegliata grande!

Non ho ancora parlato di Cesare Prandelli, ma non per dimenticanza... Tante belle parole abbiamo già speso per il nostro immenso tecnico di Orzinuovi ed io non vorrei sembrare ripetitivo per non annoiare nessuno. Allora gli faccio un unico complimento oggi, che per me è il più bello che si potrebbe fargli: la Fiorentina attuale è l'immagine esatta e l'espressione più pura del suo allenatore. Grazie Cesare...

sabato 17 ottobre 2009

Juventus-Fiorentina 1-1/Pagelle del 17/10/2009

Frey - 6,5 - Sempre sicuro in ogni intervento. Non può nulla sulla rete di Amauri. Salva il risultato nella ripresa con un intervento di piede su Sissoko. La solita sicurezza.

Comotto - 6 - Inizia male con Grosso che lo fa ammattire. Poi gli prende le misure e lo controlla bene per il resto della gara. A quel punto comincia a salire e guadagnare metri. Discreta prova.

Gamberini - 7 - Il voto sarebbe anche superiore se non fosse per quell'erroraccio sul goal di Amauri. Si fa male al primo spettacolare salvataggio e fa temere il peggio. Poi si riprende e fornisce una grande prestazione di muscoli e cervello.

Dainelli - 7 - Stesso discorso fatto per Gamberini: splendida partita nel complesso, macchiata dall'errore commesso sul goal bianconero. Per il resto non concede praticamente nulla agli attaccanti di Ferrara e sfiora pure la rete nel finale.

Gobbi - 6 - Uno dei meno positivi di questa gara. In fase difensiva concede qualche metro di troppo a Grygera che, pur non essendo un mostro sacro, arriva spesso e volentieri al cross. In fase offensiva non incide più di tanto.

Zanetti - 7,5 - Forse sembrerà esagerato, ma il suo modo di stare in campo ha cambiato l'atteggiamento della squadra Viola. E' sempre al posto giusto ed offre grande protezione alla difesa, oltre che velocizzazione alle manovre di ripartenza. Stravince il duello a distanza con Felipe Melo. Un grande acquisto davvero!

Montolivo - 6,5 - Altra partita positiva per lui. Sta dando continuità alle sue prestazioni. La vicinanza di Zanetti lo rende molto più sicuro in fase difensiva e lo sostiene al momento di ripartire. Grande applicazione da parte sua. Sta diventando ogni giorno di più un centrocampista completo.

Marchionni - s.v. - Si fa male quasi subito. Ingiudicabile.

Jovetic - 7 - Il ragazzo continua a crescere bene. Perfetto nell'innescare il contropiede che porta al goal di Vargas. Sfiora a sua volta la rete nel secondo tempo. Per il resto, quando si inserisce tra le linee avversarie, fa sempre molto male. In questa gara va a sprazzi, però gioca bene.

Vargas - 7,5 - A fermarlo non bastano nemmeno 20 ore complessive di viaggio, due partite disputate in cinque giorni e circa 6/7 ore di fusorario. Corre, corre, corre sulla sua fascia e non si ferma mai. Travolge tutto ciò che incontra, sforna cross a ripetizione e segna pure. Meno male che doveva essere stanco...

Gilardino - 6 - Prova opaca e di grande sacrificio la sua. Ora qualcuno se la prenderà con Lippi, reo di averlo fatto stancare troppo. In realtà queste partite per Gila sono sempre difficoltose perchè deve sostenere da solo tutto il peso dell'attacco gigliato. Lo fa anche sufficientemente bene, ma nel finale ha un'occasionissima che spreca malamente.

Santana - 6,5 - Entra al posto di Marchionni ed inizia in modo confusionario. Poi, quando la Juve allenta la pressione, ritrova anche lui ordine ed ispirazione, giocando nel complesso una discreta partita.

Mutu - 6 - Si vede che fisicamente sta bene, anche se non riesce ancora ad esser decisivo. Gioca una ventina di minuti calandosi subito nel clima partita, per il resto deve ritrovare i colpi magici da Fenomeno.

Pasqual - 6 - Sostituisce nel finale lo stanco (?) Vargas ed arretra in difesa facendo avanzare Gobbi. Nessuna sbavatura e molto ordine. Non è poco.

Prandelli - 8 - A dare sempre voti alti alla stessa persona, si finisce con lo diventar monotoni. Forse la cosa più giusta sarebbe quella di dire che l'attuale Fiorentina si specchia in tutto e per tutto nel suo tecnico. Cesare ci stupisce ancora, dopo quattro anni, di partita in partita. Immenso!

domenica 4 ottobre 2009

Lo Spirito è quello giusto...

Doveva essere il giorno della conferma dopo la splendida impresa di martedì col Liverpool. Lo è stato, ma solo in parte. Il pareggio a reti bianche di oggi con la Lazio non deve ingannare: la squadra Viola è stata sempre in partita, ha attaccato, ha cercato la rete spesso con poca cattiveria e precisione, ma ha comunque messo alle corde per larghi tratti l'ordinata formazione di Ballardini.

Di questa Fiorentina piace lo spirito con cui affronta ogni gara. Quella voglia di superarsi e di superare i propri limiti. Piace l'organizzazione difensiva, agevolata dal grande senso della posizione di Zanetti, dal miglioramento del rispetto delle distanze tra gli esterni e dal pressing degli attaccanti in fase di non possesso. Piace meno la lentezza e relativa prevedibilità con cui sovente si sviluppa la manovra offensiva. Diciamo pure che il gioco Viola non si è ancora pienamente abituato alla rapidità di verticalizzazione di Zanetti, ma considerando lo spirito di gruppo che regna nello spogliatoio e la grande applicazione, c'è da credere che arriveremo a migliorare anche in questo.

La Lazio ha sofferto, ma ha sempre tenuto testa alla Fiorentina, dando la sensazione di poter creare pericoli ogni volta che i rapidi esterni offensivi biancocelesti si avvicinavano all'area di rigore gigliata. Ottimo banco di prova dunque per la squadra di Prandelli. Superato con una sufficienza piena. Magari ci si aspettava qualcosa in più, ma è giusto imparare a crescere senza prevalicare i tempi.

Frey oggi interviene poco: qualche uscita ed una bella parata su un tiro da fuori nella ripresa. E' la solita sicurezza punto e basta. Comotto e Gobbi devono preoccuparsi più di difendersi da Foggia e da Zarate che di attaccare. Lo fa meglio l'esterno sinistro che soffre Foggia solo nei primi minuti. Più combattuto il duello sulla destra dove comunque Comotto riesce a limitare al minimo i danni. Al centro della difesa Gamberini e Kroldrup (che ha sostituito Dainelli squalificato ndr), non hanno lasciato neanche le briciole a Rocchi, colto spesso in fuorigioco. Ottima soprattutto la prestazione del difensore della Nazionale di Lippi.

A centrocampo confermata la coppia Zanetti-Montolivo, che adesso cresce davvero alla grande in quanto ad affiatamento. Montolivo oggi è stato il migliore in campo! Ha tamponato i mediani laziali con ordine e poi, novità assoluta, è ripartito sempre con totale lucidità, eleganza e spessore tecnico. Ecco ciò che ogni tifoso Viola aspettava da tempo. Di Zanetti poco da dire: è ormai il faro del centrocampo fiorentino. Sempre ordinato e preciso, imparerà presto a farsi capire meglio dai compagni anche in fase di verticalizzazione.

Il trio di trequartisti è composto da Marchionni, Jovetic e Vargas. Marchionni gioca a sprazzi. Ha momenti di effervescenza naturale in cui punta i difensori laziali e li salta come birilli. Si concede troppe pause, ma probabilmente ha solo bisogno di tirare un po' il fiato, visto anche com'è uscito stremato dal campo nella ripresa. Jovetic... il "campioncione" come l'ha definito Diego Della Valle, ha faticato a trovare la posizione. Ciò lo ha reso meno incisivo del solito. E' stato comunque una spina nel fianco della Lazio. Non è decisivo per la prima volta dopo parecchie partite, ma viene da una settimana di passione e turbolenza, visto quel che ha combinato col Liverpool martedì. Una cosa è certa: siccome Jo-Jo diventerà un campione, dovrà abituarsi presto a gestire simili pressioni. Non dimenticando mai che ha soltanto vent'anni. Per finire Vargas... il peruviano fatica un po' a trovare le misure per tutto il primo tempo, ma poi si scatena nella ripresa. Sostenuto da una condizione fisica impressionante, tiene alto il ritmo della gara, sfornando cross a ripetizione. E' sempre uno dei più positivi. Da prima punta viene schierato Mutu. Il rumeno, come col Liverpool, si mostra in grande ripresa. Gioca bene, crea spazi, crossa, tira. Deve tornare ad essere decisivo, ma ci siamo quasi...

Nella ripresa Prandelli manda in campo pure Gilardino a sostituire Mutu e Jorgensen a rimpiazzare Marchionni. Il primo non si fa pregare e punta subito la porta difesa da Muslera. Segna pure il bomber di Biella, ma il contestatissimo arbitro Brighi preferisce far continuare il gioco dopo che il pallone calciato da Gila ha interamente varcato la linea bianca. Jorgensen invece rimpiazza Marchionni e ridà subito brio alle giocate gigliate sulla fascia destra. Gioca molto offensivo, crea problemi alla retroguardia bianco celeste e sfiora pure la rete.

Il giocattolo cresce... Prandelli lo sta sezionando con cura ed è riuscito ad inculcare nella mente dei giocatori la volontà di migliorarsi. Noi tifosi dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto finora, sempre coscienti dei limiti che la nostra squadra ha. I numeri dicono che la Fiorentina attuale è la migliore degli ultimi 50 anni in quanto a risultati, e che non prende goal in casa da 505 minuti. Se si fosse vinto con la Lazio, oggi Prandelli e C. sarebbero primi in classifica... Non è cambiato molto, ma va bene così, perchè lo spirito è quello giusto...

Fiorentina - Lazio 0-0/Le Pagelle del 04/10/2009


Frey - 6,5 - Normale amministrazione per quasi tutta la gara. Qualche uscita in mischia ed una bella parata nella ripresa. La solita sicurezza!

Comotto - 6 - Partita attenta, ma non trascendentale la sua. La Lazio spinge sulle fasce e lui limita i danni. In fase propositiva non è impeccabile.

Gamberini - 7 - Non sbaglia nulla ed impedisce sempre a Rocchi e Zarate di girarsi. E' in un periodo di forma smagliante! Speriamo continui così.

Kroldrup - 6 - Solita gara onesta. Meriterebbe pure mezzo voto in più, ma in collaborazione con Gobbi rischia di regalare alla Lazio un insperato successo. Certe leggerezze bisogna evitarle.

Gobbi - 6 - Come sopra. Disputa una partita discreta: in fase di copertura concede poco tutto sommato a Foggia ed attacca con discreta continuità, soprattutto nella ripresa. Non si capisce con Kroldrup e rischia di regalare il vantaggio alla Lazio. Mezzo voto in meno per questo.

Zanetti - 7 - Ennesima partita quasi impeccabile. E' ormai il faro di questa Fiorentina: detta i tempi e si mette sempre a disposizione dei compagni. Esemplare!

Montolivo - 7,5 - Il migliore in campo oggi! Finalmente, nonostante la grande applicazione nel lavoro di copertura, mantiene lucidità ed inventiva nelle giocate. Ecco il vero Montolivo! E può ancora migliorare tanto...

Marchionni - 6,5 - Gioca a sprazzi, ma in quei momenti fa venire i brividi ai difensori biancocelesti. Esce stremato nella ripresa: la sosta lo aiuterà a recuperare un po' di energie.

Jovetic - 6,5 - Fatica oggi a trovare la posizione, ma viene da una settimana particolare in cui ha dovuto sopportare parecchie pressioni. E' giovane e si abituerà a questo, perchè ha la stoffa del Campione. Gioca comunque una gara più che sufficiente.

Vargas - 6,5 - Continua il suo stato di grazia. Dopo un primo tempo più stentato, cresce alla distanza grazie ad una condizione fisica invidiabile e per gli esterni della Lazio son dolori...

Mutu - 6,5 - Se solo segnasse una rete, sono sicuro che tornerebbe Fenomeno. Sta molto meglio ed è più in palla. Si è notato già contro il Liverpool. Autore di alcuni guizzi dei suoi, aspettiamo a braccia aperte che ridiventi decisivo.

Jorgensen - 6,5 - Entra al posto di uno stremato Marchionni e si cala subito nel clima del match. Martella gli esterni laziali con le sue incursioni efficaci e sfiora anche la rete. Bravo.

Gilardino - 6,5 - Messo K.O. in settimana dalla febbre, comincia dalla panchina. Prandelli lo getta nella mischia a metà ripresa ed il Gila riesce a trovare pure la rete con un guizzo d'opportunismo dei suoi. Lo frena l'arbitro che non si accorge che la palla ha abbondandemente superato la linea ed è entrata in porta. Peccato!

Prandelli - 6,5 - La sua Fiorentina cresce sempre più in continuità, ordine ed equilibrio. Oggi è mancata un po' di cattiveria e precisione sotto porta, ma la strada intrapresa è quella giusta. E dopo la sosta c'è la Juve...

martedì 29 settembre 2009

Fiorentina - Liverpool 2-0/Le Pagelle del 29/09/2009


Frey - 7 - Inoperoso nel primo tempo, nella ripresa esce a ripetizione per ribattere i traversoni dei Reds ed effettua pure un paio di parate non facilissime. Una sicurezza!

Comotto - 6,5 - Qualche sbavatura, ma in generale un'ottima prova. Nella prima frazione attacca e difende a ripetizione. Dopo l'intervallo resta più bloccato nella propria metà campo per contenere il ritorno del Liverpool.

Gamberini - 7,5 - Torres non tocca palla e quando incrocia il Gambero, spalla contro spalla, ha sempre la peggio. Gagliardo e combattivo, ha messo la muserruola ad uno dei più forti attaccanti al mondo.

Dainelli - 7,5 - E' dappertutto! Di testa o di piede le prende proprio tutte. Dalle sue parti non si passa. Grande sincronia di movimenti con Gamberini.

Gobbi - 6,5 - In fase difensiva concede pochissimo. Per far ciò deve limitare le sue avanzate. Poco male, anche perchè l'asse sinistra, nell'occasione, non è stata quella più sfruttata.

Zanetti - 8,5 - Il migliore in assoluto e non ci sono altri aggettivi per descriverlo! Mediano e regista al tempo stesso: sradica palloni dai piedi degli avversari, tampona, riparte e si improvvisa pure fine rifinitore della manovra offensiva (vedi prima rete di Jovetic). Quasi perfetto!

Montolivo - 6,5 - Feroce applicazione tattica del ruolo in fase di copertura. Per qual si voglia motivo, ciò lo porta a sbagliare parecchi appoggi e rinvii. Ma, al di là delle critiche, il suo contributo è stato comunque prezioso.

Marchionni - 7 - Molti errori, ma dà anche grande brio alla manovra offensiva Viola. Punta l'uomo, lo salta e va al tiro con facilità. Ed i suoi tagli mettono in ambasce la difesa dei Reds. Sta acquisendo la forma migliore.

Jovetic - 8 - Jo-Jo in questi periodi è sempre determinante. Ha trovato la posizione perfetta in campo ed oggi decide la gara con due reti: una sul filo del fuorigioco ed un'altra da opportunista, deviando un tiro di Vargas. Sta diventando un vero fuoriclasse.

Vargas - 6,5 - Si è giocato poco sulla sua fascia e lui non era in condizioni fisiche splendide. Si è però battuto col solito ardore ed ha dato una grande mano in copertura.

Mutu - 6,5 - Per tutto il primo tempo ho rivisto il Fenomeno rumeno che ho sempre conosciuto. Si batte contro tutta la difesa inglese e crea parecchi spazi a Jovetic. Nella ripresa cala a livello fisico. Ci siamo quasi: Adrian Mutu sta tornando!

Jorgensen - 6 - Entra per sostituire Vargas in un momento in cui la gara è ormai in discesa. Fa il suo senza sbavature.

Donadel - 6 - Sostituisce Mutu nel finale per dare man forte al centrocampo. Ci mette il solito ardore.

De Silvestri - s.v. - Entra per una manciata di minuti rilevando Marchionni. Ingiudicabile.

Prandelli - 9 - Dice che ogni allenatore sogna di vedere la propria squadra giocare come la Fiorentina contro il Liverpool. Lui la Fiorentina l'allena e quindi, tutto ciò che accade in campo è merito suo. Cesare Prandelli: Più, Più, Più...Impossibile trovare altre parole per definirlo...

Fiorentina: Volere Volare...

Che quella col Liverpool fosse una gara da Mission Impossible lo sapevamo tutti. Che per sperare in qualcosa, la Fiorentina non dovesse sbagliar nulla era chiaro come il sole. Che la squadra Viola ci riuscisse era utopico pensarlo. Eppure tutti sognavamo l'impresa... Bisogna vivere Firenze in queste vigilie per capire che si respirava già nell'aria che stava per accadere qualcosa di meraviglioso... Tutte le componenti che si erano disgregate durante l'estate, si sono magicamente riunite...: Squadra, Staff Tecnico, Società, Tifosi, Famiglia Della Valle. Insieme ed uniti per compiere qualcosa di grandissimo! Così, dal sottopassaggio dello Stadio Franchi, non sono usciti solo undici giocatori, ma tutta Firenze. Tutta l'espressione e tutto l'orgoglio di una città che ha fame di vittorie. E siccome Davide è sempre stato più simpatico di Golia, la Viola ha messo in campo passione, applicazione, ordine, unità d'intenti. Ed il Liverpool non ce l'ha fatta... Una delle più grandi squadre d'Europa è crollata sotto i colpi dell'entusiasta squadra gigliata.

Prestazione esaltante per tutti! Per Frey, inoperoso per tutto il primo tempo e costretto a numerose uscite perentorie nella seconda frazione per sbrogliare alcune matasse aggrovigliate. Bene anche i due esterni difensivi Comotto e Gobbi. Il primo è stato più continuo e lineare tanto nella fase difensiva che in quella offensiva. Il secondo è avanzato meno sulla sua fascia, ma in compenso ha eliminato quelle amnesie difensive che ne hanno sempre condizionato il rendimento. Stratosferici Gamberini e Dainelli. Il Gambero imbavaglia alla grande Fernando Torres, non facendogli praticamente toccare palla. Il capitano invece tappa tutti i buchi (ma proprio tutti!), anticipa, tampona, riparte ed aiuta il compagno di reparto. Prestazione perfetta la loro.

La coppia di centrocampisti formata da Zanetti e Montolivo, annulla letteralmente Gerrard & C. Zanetti poi, è stato in assoluto il migliore in campo. Mediano e regista al tempo stesso, ha recuperato un'infinità di palloni e sfornato prelibati assist per i compagni (Vedi prima rete di Jovetic). Montolivo si è applicato ferocemente in fase di copertura, ma ha sbagliato tanti, troppi, appoggi e disimpegni. Sta crescendo e migliorerà.

All'attacco, Marchionni è in ottima forma. Sbaglia tanto, ma crea spesso la superiorità numerica sull'esterno. Sta diventando determinante. Vargas altresì battaglia come al solito e regge la propria fascia con disinvoltura. Coppia offensiva centrale, inedita, quella formata da Jovetic e Mutu. Assente Gilardino per squalifica, ai suoi due fuoriclasse Prandelli chiede di non dare punti di riferimento agli avversari. Ci riescono alla grandissima! Il Fenomeno nel primo tempo di testa le prende praticamente tutte e sembra essere tornato il Mutu vecchia maniera. Cala nella ripresa, ma più per mancanza di fisicità che per altro. Jovetic dal canto suo è sempre più determinante. Si piazza dietro il campione rumeno e diventa imprendibile. Tanto freddo quanto bravo e scaltro in occasione delle due reti. Ormai comincia a non stupire più nessuno. A gara in corso, entrano pure Jorgensen, Donadel e De Silvestri che danno il loro contributo in una serata storica.

Ed infine lui... Un uomo, un perchè. Il fulcro di tutto ciò che accade all'interno della Fiorentina, il Garante del Progetto, il fiorentino acquisito Cesare Prandelli! Stavolta non ha nemmeno bisogno di cambiare in corsa, perchè la squadra risponde alla grande ai suoi dettami. Davvero spettacolare!

Adesso sta a noi tutti credere in questo sogno, in questo progetto. Sta a noi tutti portarlo avanti e potremo farlo solo restando tutti uniti. Perchè può capitare spesso che Davide prenda la sua fionda e vada a combattere Golia. Ma Davide può vincere se ha voglia, entusiasmo, equilibrio... Tutti i Davide del mondo possono vincere. E' solo questione di Volere Volare...

domenica 27 settembre 2009

Livorno - Fiorentina 0-1/Le Pagelle del 26/09/2009


Frey - 7,5 - Miracoloso su Pulzetti nel primo tempo, decisivo altre tre volte nel corso della gara. Decide il match quanto e più di Jovetic. Un fuoriclasse!

De Silvestri - 6 - Al suo esordio in maglia Viola, partita dai due volti: un 7 pieno per lo sviluppo della fase offensiva, un 5 stentato per il suo comportamento in copertura. Tutto sommato buona la prima, ma deve crescere.

Kroldrup - 6,5 - L'emblema della continuità. Non sbaglia nulla perchè non rischia niente: anticipa di classe se può e sparacchia palloni in tribuna quando serve. Frena le avanzate avversarie e questo è ciò che più conta.

Dainelli - 6 - Partita più appariscente rispetto al compagno di reparto. Rischia maggiormente e quindi sbaglia anche qualcosa. Gara comunque macchiata dall'espulsione per doppia ammonizione.

Pasqual - 6 - Fa il suo, restando rintanato nella propria metà campo. Pochi errori, ma da lui ci si aspetta molto di più in fase propositiva.

Donadel - 5,5 - Partita sotto tono. Viene subito ammonito e meriterebbe anche il rosso. Disordinato anche tatticamente. Non è giornata e Prandelli lo richiama in panchina per far posto a Zanetti.

Montolivo - 5,5 - Ancora lontano dalla miglior condizione. Si applica, cerca di arrangiarsi, ma sbaglia tanto in fase d'appoggio e perde troppi palloni in mezzo al campo.

Jorgensen - 5 - Impalpabile. Parte stavolta da titolare, ma tiene un ritmo troppo blando per un esterno offensivo. Compensa con l'esperienza, ma non trova la forza di cambiare passo e viene sostituito dopo un'ora di gioco.

Mutu - 6 - Si vede che sta meglio fisicamente. E' tonico, ma non ancora decisivo. Fa bene Prandelli a metterlo in campo: il Fenomeno rumeno va recuperato ad ogni costo.

Vargas - 7 - Ormai non ci si stupisce più di quanto corra senza stancarsi mai. Quando i compagni non l'appoggiano, carica a testa bassa e si crea da solo le occasioni. Su un suo cross al limite dell'impossibile, Gilardino si procura il penalty che vale i tre punti.

Gilardino - 6,5 - Orgoglioso e generoso come sempre. Si procura un rigore decisivo e forse ne meriterebbe anche un altro. E' una spina nel fianco per tutte le difese avversarie. Peccato davvero che martedì sia squalificato.

Zanetti - 6,5 - Entra al posto di un confusionario Donadel e rimette ordine nel centrocampo Viola. Prezioso in copertura e discreto in fase d'impostazione, contribuisce a cambiare ritmo alla gara.

Marchionni - 6,5 - Il trottolino Viola ha riacquistato la forma migliore. Punta e salta l'uomo in continuazione, creando superiorità numerica in attacco. Contribuisce fattivamente col suo ingresso a far pendere la bilancia in favore dei Viola.

Jovetic - 7 - Ancora una volta decisivo Jo-Jo! Subentra a Mutu per dar man forte agli avanti Viola. Batte con freddezza il rigore decisivo e nel finale fa rifiatare la squadra guadagnando quattro preziosi falli in attacco. Impossibile ad oggi immaginare una Fiorentina senza di lui in campo.

Prandelli - 7 - La squadra che manda in campo all'inizio non è il massimo, ma resta sempre in partita pur soffrendo. Stavolta in panchina la coperta è più lunga ed il trainer Viola cambia volto alla gara con tre cambi decisivi. Ce lo invidiano tutti, perchè Cesare in panchina è uno dei migliori al mondo.