domenica 4 ottobre 2009

Lo Spirito è quello giusto...

Doveva essere il giorno della conferma dopo la splendida impresa di martedì col Liverpool. Lo è stato, ma solo in parte. Il pareggio a reti bianche di oggi con la Lazio non deve ingannare: la squadra Viola è stata sempre in partita, ha attaccato, ha cercato la rete spesso con poca cattiveria e precisione, ma ha comunque messo alle corde per larghi tratti l'ordinata formazione di Ballardini.

Di questa Fiorentina piace lo spirito con cui affronta ogni gara. Quella voglia di superarsi e di superare i propri limiti. Piace l'organizzazione difensiva, agevolata dal grande senso della posizione di Zanetti, dal miglioramento del rispetto delle distanze tra gli esterni e dal pressing degli attaccanti in fase di non possesso. Piace meno la lentezza e relativa prevedibilità con cui sovente si sviluppa la manovra offensiva. Diciamo pure che il gioco Viola non si è ancora pienamente abituato alla rapidità di verticalizzazione di Zanetti, ma considerando lo spirito di gruppo che regna nello spogliatoio e la grande applicazione, c'è da credere che arriveremo a migliorare anche in questo.

La Lazio ha sofferto, ma ha sempre tenuto testa alla Fiorentina, dando la sensazione di poter creare pericoli ogni volta che i rapidi esterni offensivi biancocelesti si avvicinavano all'area di rigore gigliata. Ottimo banco di prova dunque per la squadra di Prandelli. Superato con una sufficienza piena. Magari ci si aspettava qualcosa in più, ma è giusto imparare a crescere senza prevalicare i tempi.

Frey oggi interviene poco: qualche uscita ed una bella parata su un tiro da fuori nella ripresa. E' la solita sicurezza punto e basta. Comotto e Gobbi devono preoccuparsi più di difendersi da Foggia e da Zarate che di attaccare. Lo fa meglio l'esterno sinistro che soffre Foggia solo nei primi minuti. Più combattuto il duello sulla destra dove comunque Comotto riesce a limitare al minimo i danni. Al centro della difesa Gamberini e Kroldrup (che ha sostituito Dainelli squalificato ndr), non hanno lasciato neanche le briciole a Rocchi, colto spesso in fuorigioco. Ottima soprattutto la prestazione del difensore della Nazionale di Lippi.

A centrocampo confermata la coppia Zanetti-Montolivo, che adesso cresce davvero alla grande in quanto ad affiatamento. Montolivo oggi è stato il migliore in campo! Ha tamponato i mediani laziali con ordine e poi, novità assoluta, è ripartito sempre con totale lucidità, eleganza e spessore tecnico. Ecco ciò che ogni tifoso Viola aspettava da tempo. Di Zanetti poco da dire: è ormai il faro del centrocampo fiorentino. Sempre ordinato e preciso, imparerà presto a farsi capire meglio dai compagni anche in fase di verticalizzazione.

Il trio di trequartisti è composto da Marchionni, Jovetic e Vargas. Marchionni gioca a sprazzi. Ha momenti di effervescenza naturale in cui punta i difensori laziali e li salta come birilli. Si concede troppe pause, ma probabilmente ha solo bisogno di tirare un po' il fiato, visto anche com'è uscito stremato dal campo nella ripresa. Jovetic... il "campioncione" come l'ha definito Diego Della Valle, ha faticato a trovare la posizione. Ciò lo ha reso meno incisivo del solito. E' stato comunque una spina nel fianco della Lazio. Non è decisivo per la prima volta dopo parecchie partite, ma viene da una settimana di passione e turbolenza, visto quel che ha combinato col Liverpool martedì. Una cosa è certa: siccome Jo-Jo diventerà un campione, dovrà abituarsi presto a gestire simili pressioni. Non dimenticando mai che ha soltanto vent'anni. Per finire Vargas... il peruviano fatica un po' a trovare le misure per tutto il primo tempo, ma poi si scatena nella ripresa. Sostenuto da una condizione fisica impressionante, tiene alto il ritmo della gara, sfornando cross a ripetizione. E' sempre uno dei più positivi. Da prima punta viene schierato Mutu. Il rumeno, come col Liverpool, si mostra in grande ripresa. Gioca bene, crea spazi, crossa, tira. Deve tornare ad essere decisivo, ma ci siamo quasi...

Nella ripresa Prandelli manda in campo pure Gilardino a sostituire Mutu e Jorgensen a rimpiazzare Marchionni. Il primo non si fa pregare e punta subito la porta difesa da Muslera. Segna pure il bomber di Biella, ma il contestatissimo arbitro Brighi preferisce far continuare il gioco dopo che il pallone calciato da Gila ha interamente varcato la linea bianca. Jorgensen invece rimpiazza Marchionni e ridà subito brio alle giocate gigliate sulla fascia destra. Gioca molto offensivo, crea problemi alla retroguardia bianco celeste e sfiora pure la rete.

Il giocattolo cresce... Prandelli lo sta sezionando con cura ed è riuscito ad inculcare nella mente dei giocatori la volontà di migliorarsi. Noi tifosi dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto finora, sempre coscienti dei limiti che la nostra squadra ha. I numeri dicono che la Fiorentina attuale è la migliore degli ultimi 50 anni in quanto a risultati, e che non prende goal in casa da 505 minuti. Se si fosse vinto con la Lazio, oggi Prandelli e C. sarebbero primi in classifica... Non è cambiato molto, ma va bene così, perchè lo spirito è quello giusto...

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